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Quasi settanta anni, ma sembra una start up

Il caso di Organizzazione Aprile Archivi Srl

di Cinzia Ficco

Quasi settanta anni, ma sembra una start up. E questo grazie alla capacità di combinare tradizione e innovazione, guardare sempre al futuro, cercare leve originali su cui puntare nei prossimi anni, potendo contare su una squadra pronta e con una vision ben salda.

Parliamo di Organizzazione Aprile Archivi Srl, (uno dei più efficienti archivi in outsourcing d’Italia), avviata a Bari nel 1953, e di Mario Aprile, barese, classe 1988 che porta il nome del nonno fondatore e che, da quando è diventato Ceo, scommette sempre più sul digitale. Pronto a cogliere le opportunità del PNRR è convinto che per crescere sia indispensabile un nuovo modello di governance, strutturando la società sul modello delle grandi imprese con figure professionali delegate alle varie aree aziendali.

In questo modo dice “c’è più tempo per studiare altre innovazioni e conquistare mercati nuovi. Bisogna tendere all’open innovation, coinvolgendo startupper e ricercatori universitari”.

Mario è tra gli ideatori della Maratona di startup Digithon, nel consiglio del Centro dell’innovazione Balab dell’Università Aldo Moro e nel comitato scientifico permanente dell’Università LUM.

Una maturità scientifica, una Laurea triennale in Economia Aziendale presso l’Università degli Studi di Bari nel 2009 e una magistrale nel 2011 in Marketing, un’abilitazione alla professione di commercialista, in Confindustria da quando aveva 18 anni, oggi vice presidente dei Giovani imprenditori in Viale Astronomia a Roma con delega a credito, finanza e fisco, in Organizzazione Aprile oggi rappresenta la terza generazione.

Mario, un po’ di storia della Organizzazione Aprile.

Tra gli anni Cinquanta e Sessanta mio nonno è stato tra i primi meridionali a intraprendere rapporti commerciali con le più importanti società americane nel settore delle tecnologie e dell’office automation. Un superinnovatore, che indirizza e supporta l’intero territorio pugliese verso una trasformazione epocale: la primameccanizzazione – che oggi chiameremmo digitalizzazione – dei servizi anagrafici ed elettorali, contribuendo alla crescita e allo sviluppo del tessuto sociale ed economico locale”.

Aprile è un mega archivio. Di preciso come funziona?

Con papà Nunzio è stato rimodellato il Business aziendale negli anni ’90. Siamo stati tra i primi operatori nel Mezzogiorno a cogliere il bisogno crescente del mercato di custodire all’esterno archivi cartacei. L’Organizzazione Aprile ritira gli archivi fisici dei clienti, liberando gli spazi occupati negli uffici, per custodirli nei propri depositi a norma e digitalizzarli, rendendoli fruibili sul web.

Qualche numero?

Dieci milioni di documenti scansionati l’anno, cinquantamila  consultazioni online, ventimila  mila metri quadri di depositi archivistici con chilometri e chilometri di carta, contenenti dati altamente riservati, da pratiche legali dei Tribunali a Cartelle cliniche. L’Italia è una Repubblica fondata sulle carte e noi offriamo ai nostri clienti la possibilità di liberarsene. Li gestiamo in outsourcing con altissime performance di efficienza ed economicità. Se serve un documento cartaceo siamo in grado di cercarlo ed inviarlo in digitale in meno di 10 minuti!

Organizzazione Aprile Archivi Srl

Organizzazione Aprile Archivi Srl

I clienti?

Sono vari: dal settore della Pubblica Amministrazione al Finance, dalle grandi imprese ai professionisti.

Ci sono concorrenti in Italia?

E’ un mercato ristretto, quello di questo settore, con grandi barriere all’ingresso. Ce ne sono circa venti a livello nazionale, ma non li temiamo. Offriamo  efficienza e flessibilità. Non solo. L’Organizzazione Aprile si è sempre saputa adattare al mercato anticipando le nuove richieste, ma mantenendo le proprie caratteristiche: risolvere problemi dei clienti e farlo con grande professionalità. La fiducia dei clienti e la reputazione stanno alla base del nostro lavoro.

In azienda c’è anche tua sorella.

Sì, Terry, 35 anni, con diploma in archivista rilasciato  dall’Archivio di Stato, una Laurea in economia. Lei segue in azienda gli interventi di grande valenza storica e archivistica. Lavoriamo affiatati  per far crescere l’Organizzazione Aprile e creare continuità, sperando di tramandarla alle future generazioni. Così scavalcheremmo il pregiudizio sulla terza generazione, che, si dice, sia quella più sfigata.

Dal ’53, anno di fondazione, Organizzazione Aprile avrà vissuto momenti di difficoltà.

Incrociando le dita, è stata una realtà sempre in crescita, capace di trasformare radicalmente il proprio business sapendo cogliere e anticipando le necessità del mercato! Contiamo circa cento collaboratori diretti e indiretti. La nostra forza sta in loro.  Mai una multa, mai una vertenza. I problemi hanno un’altra origine: il fisco, piuttosto pesante. Tante tasse e troppo alto il cuneo fiscale che arginano ulteriori investimenti e assunzioni.

Finanza Innovativa per accrescere il business: ci ha mai pensato?

Essendo una azienda storica e ben patrimonializzata  non l’ abbiamo presa in considerazione. Per avviare programmi di investimento importanti in futuro potrebbe essere una leva strategica. Nel nostro settore sono numerose le operazioni con acquisizioni da parte di multinazionali di PMI ben radicalizzate sui territori.

L’ Organizzazione Aprile premiata dalla Camera di Commercio come impresa storica è molto attenta al sociale.

Con mia sorella e i Giovani di Confindustria Bari Bat ho organizzato varie attività culturali e solidali. Tra le più significative la donazione alla città di Bari diciassette grandi alberi, trecentosettanta piante nel Parco della ex caserma Rossani, e raccolto tablet e pc per gli studenti meno fortunati durante il Covid – Ritengo che ogni  impresa sia al centro di una comunità e che ogni imprenditore abbia anche un dovere sociale: lasciare qualcosa al proprio territorio nel rispetto dell’ambiente. Bisogna fare squadra con tutti gli attori, partendo dal presidio costante di scuole e Università, associazioni di categoria giovanili, coinvolgendo Comune, Regione ed altri enti.

Mario Aprile, Organizzazione Aprile Archivi Srl

Mario Aprile, Organizzazione Aprile Archivi Srl

Potremmo parlare di modello Aprile per il passaggio generazionale?

Diciamo che è stato automatico, frutto di una conoscenza e coscienza aziendale maturate da me e Terry in tanti anni di gavettae lavoro costante. In ogni caso, il passaggio si compie quando sono i tuoi collaboratori a riconoscere nelle generazioni successive la leadership aziendale. Mai imporsi con un mero titolo! Il passaggio, comunque, non è ancora completo. Non c’è fretta. Penso che il miglior modo di condurre la staffetta generazionale sia far convivere serenamente due generazioni, senza una netta distinzione dei ruoli. Bisogna avere l’umiltà di imparare ogni giorno e allo stesso tempo portare idee innovative, applicarle e ampliare gli orizzonti aziendali di mercato e prodotto”.

Dove vorresti portare l’azienda?

Attualmente l’Organizzazione Aprile attraversa una fase di grande trasformazione aziendale, risultato di ingenti investimenti immateriali digitali. Alludo all’inaugurazione di un nuovo motore aziendale, basato su Intelligenza artificiale e machine learning, capace di gestire e movimentare oltre cinque milioni di scatole archiviate in 20 mila metri quadri di capannoni, di interconnettere circa cento postazioni di lavoro interne e oltre cinquecento esterne, quelle dei clienti, supportato da sensori geolocalizzati e certificato in blockchain. Il futuro è questo: democratizzare, cioè spostare il modello di business dal B2B al B2C e il nostro servizio con un’app user friendly. Ci stiamo lavorando tanto, al nostro fianco abbiamo Università e centri di ricerca, tra un paio di anni vedremo i risultati. In vista di questo traguardo, di recente abbiamo aggiornato sito e brand.

Temi discontinuità generazionale?

La quarta generazione sarà rosa con le piccole Gilda, Anna e Anna Maria ai posti di comando e una quarta in arrivo.

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