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La Governance proprietaria, aziendale e familiare nei family business   

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Family Business e Network Marketing: il caso Evergreen Life Products

di Alessandra Fraschini

Nato nel 2011 in prov. Di Udine per iniziativa di Livio Pesle, Evergreen Life Products è un family business che commercializza prodotti wellness a base di Olivium- infuso di foglie di olivo ad azione antiossidante. Grazie all’intuizione del figlio e vicepresidente Lugi Pesle, l’azienda intraprende la strada del network marketing per la divulgazione del suo integratore alimentare, Olife, e ne scopre i vantaggi. Fin dalla sua fondazione, l’impresa ha operato con un sistema ben preciso di governance, in cui rientra anche la discendente Claudia Pesle con il ruolo di Direttore Generale. Ora, oltre ai piani di sviluppo esteri, l’obbiettivo è rendere Evergreen Life Products sempre più manageriale.

«La nostra azienda è molto giovane, nata nel 2011 per iniziativa di Livio Pesle (70 anni) e di mio fratello Luigi (che all’epoca aveva 23 anni) per far conoscere al mondo Olife, un integratore alimentare creato da mio padre con foglie di olivo dalle uniche proprietà benefiche che, all’epoca, non sapeva come divulgare al mondo. – sottolinea Claudia Pesle, direttore generale - Mio fratello Luigi suggerisce la modalità del network marketing: far conoscere il prodotto attraverso il passaparola e offrire, al tempo stesso, un’opportunità lavorativa e un’occasione per incrementare il proprio guadagno. Abbinare quindi il benessere fisico al benessere economico».

«Avendo in casa un prodotto così straordinario come quello creato dal nostro presidente – racconta Luigi Pesle, vicepresidente - ho capito che il passaparola fosse l’arma più efficace per portare Olife a sempre più persone, e che il modello innovativo del network marketing fosse quello migliore per riuscire a trasmettere le peculiarità del prodotto. Da dieci anni quando abbiamo intrapreso questa sfida imprenditoriale, ogni giorno abbiamo organizzato incontri per comunicare il prodotto, riuscendo in breve tempo ad ottenere un effetto moltiplicatore, anche fuori dal confine italiano. Questo tipo di comunicazione ci ha garantito risultati ottimi, ma siamo solo all’inizio di questa partenza, tutta familiare».

«Oggi lavoriamo con sedi operative in Italia, in Spagna alle Canarie, in Russia a San Pietroburgo, un’operatività in tutta Europa, e anche negli Stati Uniti (dove abbiamo una sede fiscale). I dipendenti aziendali sono 30 e la forza commerciale è composta da una community di migliaia di incaricati di vendita in Italia e all’estero. Il fatturato consolidato al 2021 si attesta intorno ai 19 milioni di euro, raggiunto con una crescita costante continuata anche durante il periodo di pandemia. Questo ci fa capire la potenza di ciò che abbiamo creato».

La governance aziendale di famiglia?

Fin dalla sua costituzione, Evergreen Life Products opera con una governance di famiglia – dichiara Luigi Pesle – in cui mio padre ricopre la carica di presidente, io quella di vicepresidente e dal 2016 con Claudia, in qualità di direttore generale.

Ci siamo anche aperti alle logiche manageriali – continua Claudia – con un CFO, il dottor Bazan, che si occupa della parte amministrativa. Il nostro obiettivo è rendere l’azienda sempre più manageriale mantenendo la governance alla famiglia Pesle (uno dei nostri valori inderogabili), alla guida e al comando per dare la visione.  Siamo consapevoli della necessità di strutturarsi con manager che supportino l’azienda nella propria crescita.

Questo è per noi un punto centrale che condivido totalmente – prosegue Luigi – la visione del futuro e l’imprenditorialità è in capo alla famiglia, rappresenta la nostra anima ed è parte del nostro DNA. Ma sono altresì convinto che in un’ottica di crescita, di espansione e di internazionalizzazione (da qui a 5 anni) sarà altrettanto importante strutturare l’azienda dal punto di vista manageriale con persone competenti (anche esterni alla famiglia) nei diversi ruoli.

I fratelli Luigi e Claudia Pesle – Evergreen Life Products

A quale stadio di sviluppo si trova oggi l’azienda?

Siamo ancora in fase di sviluppo – continua Luigi – siamo presenti capillarmente nel nord Italia, a macchia di leopardo invece all’estero; c’è ancora una quota di mercato molto grande da sviluppare, sia per quando riguarda la rete distributiva sia per lo sviluppo commerciale dell’azienda.

Un passaggio generazionale atipico…

Se parliamo di passaggio generazionale, la nostra realtà può essere considerata atipica, nati dalla società di una persona matura e da un giovane, abbiamo subito meno i passaggi critici del passaggio generazionale – sottolinea Claudia Pesle – Nostro padre ci ha lasciato una grande libertà di gestione e azione all’interno dell’azienda, dandoci la visione complessiva.

Confermo la nostra atipicità – dichiara Luigi – abbiamo fondato Evergreen Life Products, padre e figlio, e quindi, oltre ad essere familiari stretti, siamo soci nel progetto dall’inizio. Claudia, che ci ha raggiunto presto, nel 2016, è cresciuta all’interno dell’azienda e questo ci ha permesso di sentirci sempre parte della prima generazione (che ha dato il via e sta sviluppando l’azienda).

Quali ritiene siano i valori aziendali che vi distinguono nel vostro mercato? 

Essere un network marketing completamente italiano. Il made in Italy e il legame con il Mediterraneo è molto importante per la nostra azienda. I nostri principali competitors nel mondo della vendita diretta sono spesso aziende che hanno origine oltre Oceano e non hanno quei valori di famiglia alla guida e di contatto diretto con il board aziendale, valori a cui noi teniamo molto e che sono molto apprezzati dai nostri clienti e collaboratori – prosegue Claudia – Riassumendo, trasparenza, fiducia, dialogo costante.  E anche la capacità di adeguarci molto rapidamente ai cambiamenti che avvengono, come è avvenuto durante il periodo della pandemia, quando con i nostri collaboratori abbiamo dovuto reinventare completamente l’attività, adattando le nostre logiche in tempi rapidi attraverso il dialogo costante e l’elasticità dell’azienda.

Ormai molta dell’attività avviene su piattaforme digitali – continua Luigi – guidiamo i nostri collaboratori in questo processo di digitalizzazione ma sempre mantenendo con loro il contatto fisico, un altro valore a cui non vogliamo rinunciare. Credo che nel futuro del network marketing ci sarà sempre una duplice valenza: il digitale come momento per lavorare con flessibilità ovunque ci si trovi, ma al tempo stesso, dare importanza all’offline e a quelli che sono gli eventi di incontro in presenza, momenti indispensabili per dare valore al prodotto che si propone.

Quale ritiene sia il suo ruolo nella crescita dell’azienda di famiglia e quali le sue ambizioni professionali? 

Quando si parla di imprenditoria familiare, le ambizioni personali e i sogni sono strettamente legati alle ambizioni professionali. Oggi stiamo ottenendo buoni risultati, ma siamo solo all’inizio del percorso e l’ambizione è quella di crescere fino a giocarsela con i competitors principali del nostro segmento. Nel momento in cui un’azienda è giovane ed è guidata dalla famiglia con un’impostazione di prima generazione, il ruolo in azienda è molto più da imprenditori che da manager, come è giusto che sia.

Quali ritiene siano state le principali sfide affrontate e quali prossime sfide l’attendono?

Tra le sfide rientra l’integrazione della nostra offerta di prodotto. Siamo nati con Olife e, in questi anni, abbiamo aggiunto una linea cosmetica, una alimentare e di recente, una linea di integratori che si combinano al prodotto core. Abbiamo un reparto R&D costantemente impegnato e guidato da nostro padre. Continueremo sulla strada di un’internazionalizzazione e di uno sviluppo digitale sempre maggiore, integrandolo con un ritorno alla normalità del post Covid” sottolinea Claudia.

Quali complessità incontrate in azienda nella gestione della continuità intra-generazionale?

Su quella che è la visione complessiva, valori ed obiettivi, io e mio padre siamo sempre stati in perfetta armonia. Da un punto di vista pratico ed operativo, ci deve essere un confronto quotidiano e costante, altrimenti non c’è crescita. È necessario mettere da parte l’ego personale per far crescere quelli che sono gli obiettivi aziendali, riuscendo a scindere il ruolo professionale dal lato familiare” conclude Luigi.

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