giovedì, Dicembre 12, 2024

I SALOTTI DI FAMILY BIZ

La Governance proprietaria, aziendale e familiare nei family business   

2025 - Milano - Bologna 

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Garantire la governance aziendale per il futuro del family business

Il caso di Lauretana Spa

di Sofia Tarana

Lauretana Spa è un’azienda primaria di Graglia (Biella) che da quasi 60 anni imbottiglia acqua minerale: nel 1964 il bene prezioso scoperto, oltre mezzo secolo fa, da Teresio Rossello viene offerto al grande pubblico con il nome di “Lauretana”, scelto in onore della Madonna Nera di Loreto, venerata nel vicino santuario di Graglia, appunto. È solo nel 1970 che la Famiglia Vietti inizia ad entrare in questo business, accompagnando negli anni successivi il costante trend di crescita dell’azienda. Lauretana si trasforma così da virtuosa realtà locale ad azienda premium nel panorama internazionale del beverage (la bottiglia disegnata da Pininfarina è uno dei goal), raggiungendo nel 2023 un fatturato di 55 Mln/euro con circa 100 dipendenti. Con una governance declinata su modello tradizionale, il family business dell’acqua più leggera d’Europa vede al comando il Presidente, Giovanni Vietti, e l’Amministratore Delegato, Antonio Pola- marito di Anna Vietti, Farmacista e Responsabile Marketing, che sintetizza così, nell’intervista, le prossime scelte strategiche della sua impresa: «stiamo costituendo una Holding di famiglia, per garantire la governance dell’azienda in futuro».

Come e quando ha iniziato la sua famiglia nel business dell’acqua minerale?

Lauretana è nata nel 1964– quest’anno compie sessant’anni e quindi sarà un traguardo importante. Nell’anno, invece, 1970 a mio padre, che era un medico, vennero proposte delle quote dell’azienda. Mio padre era un medico all’avanguardia e si innamorò di questa acqua e delle sue caratteristiche: è leggera, pura ed ha un sapore unico. Decise, perciò, di fare un investimento acquisendo delle quote dell’azienda, anche se non fu mai operativo al suo interno perché si dedicò sempre alla sua professione di medico, ma ci trovammo come famiglia ad essere catapultati in questo mondo imprenditoriale. Dapprima, noi come discendenti eravamo giovani e per cui non siamo entrati fin da subito nell’attività, dopodiché abbiamo fatto il nostro ingresso. La nostra storia è nata così, grazie al merito di mio padre che ha creduto in questo prodotto.

In quale stadio si trova, oggi, Lauretana?  

Lauretana diciamo che negli ultimi 15/20 anni è sempre stata in uno stadio di sviluppo, infatti ogni anno fortunatamente cresce il nostro fatturato, così come cresce la distribuzione e il nostro brand. A livello nazionale siamo ben distribuiti ed in Europa e nel mondo iniziamo a farci conoscere. Produciamo circa 200 milioni di bottiglie; il nostro fatturato nel 2023 si è chiuso a 55 milioni di euro e abbiamo circa un centinaio di dipendenti. Prevediamo, comunque, per il futuro di fare nuovi investimenti perché la richiesta è tanta e per soddisfarla occorrono anche nuove linee di imbottigliamento. Questa è una fotografia di Lauretana.

Che ruolo ricopre nel suo family business? Quali altri familiari sono attivi in azienda e con quali cariche?

Premetto: io sono farmacista e tutt’ora seguo le nostre farmacie, anche se non più come un tempo dove ero in prima linea al banco e presente proprio nelle attività- con l’impegno in Lauretana, ed essendomi innamorata di questa azienda, mi piace seguirla e dedicarmi all’azienda di famiglia. Faccio parte del Consiglio di Amministrazione e mi occupo di marketing– in particolare delle fiere, eventi, convegni, manifestazioni sportive- anche quest’anno saremo l’acqua del Giro d’Italia e per seguire e programmare tutte queste iniziative ci vuole tanto impegno. Nel 1983 è entrato nell’azienda mio fratello, Giovanni Vietti, che si occupa della parte amministrativa e finanziaria ed è Presidente. Nel 1996 è entrato anche mio marito, Antonio Pola, che ricopre la posizione di Amministratore Delegato. Non abbiamo la presenza di manager esterni.

Quale modello di governance vi caratterizza? Come vengono prese le decisioni importanti?

Lauretana è una Società per Azioni e, quindi, c’è un’assemblea di soci. C’è un Consiglio di Amministrazione con sette membri, anche se come famiglia abbiamo noi il comando dell’azienda, ovviamente dobbiamo confrontarci con un Consiglio. Anche se, devo dire, che tantissime decisioni vengono proprio prese tra di noi in famiglia, confrontandoci, interrogandoci– il futuro viene sempre discusso tra di noi per poi portarlo ovviamente alle altre persone che dovranno affrontarlo.

Siete dotati di un Consiglio di Famiglia? Avete degli accordi interni condivisi e sottoscritti? 

Adesso, visto che è già un annetto che ne stiamo parlando, stiamo costituendo una Holding di famiglia, per garantire la governance dell’azienda nel futuro. Siamo tutti in buona salute e non siamo ancora così avanti con l’età, però, dobbiamo anche pensare al domani e, ovviamente, mi auguro che presto sarà operativa questa Holding di famiglia per poter essere più forti tutti insieme. Al momento non abbiamo dei patti sottoscritti- li stiamo pensando. Ormai io, mio fratello e mio marito siamo in azienda da tanti anni, quindi abbiamo una collaborazione, un accordo e un’unità inviolabili. In futuro, chi lo sa? Avendo dei figli, si avverte la necessità di avere delle regole più scritte e più determinate- finché ci siamo noi ci conosciamo bene e siamo collaudati nel gestire l’azienda e nel prendere le decisioni.

Avete già giovani discendenti in campo? State predisponendo percorsi di ingresso per allenare le loro competenze?

Mio nipote, Edoardo Pampuro-il figlio di mia sorella, è in azienda dal 2014 e si occupa dei fornitori e degli acquisti oltre ad essere membro del CDA. Io ho una figlia di 29 anni che si è laureata in Management all’Università Luigi Bocconi ed ora sta lavorando per una grande azienda di Milano con l’intenzione di conoscere a fondo il mondo del lavoro e crescere professionalmente al di fuori dell’azienda di famiglia, per poter un domani portare delle competenze e avere il peso giusto al momento del suo ingresso– io spero nel più breve tempo possibile, ora si sta “facendo le ossa”.

L’apertura del capitale potrebbe essere uno scenario futuro per l’azienda di famiglia?

In questo momento, no. Tuttavia, per il futuro non si può mai escludere nulla. Quello che stiamo facendo ci soddisfa da un punto professionale- come le dicevo, c’è una grande intesa tra di noi membri della famiglia attivi in azienda. Andiamo avanti così, guardando al futuro sia per gli investimenti che per la governance dell’azienda.

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