giovedì, Dicembre 12, 2024

I SALOTTI DI FAMILY BIZ

La Governance proprietaria, aziendale e familiare nei family business   

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Sviluppare nuova leadership nell’azienda di famiglia

Il caso Talenti Spa

di Sofia Tarana

Talenti SpA è un family business con sede in provincia di Terni (Umbria), specializzato nella progettazione e realizzazione di mobili outdoor di proprietà della famiglia Cameli. La storia di Talenti parte nel 2004, grazie allo slancio imprenditoriale del Fondatore Fabrizio Cameli, che forte delle competenze acquisite nell’azienda di famiglia, la Cameli Marmi creata nel 1946, decide di sviluppare un nuovo business nel settore degli arredi per esterni. Ad affiancarlo nel governo della sua Talenti non ci sono manager esterni, ma solo familiari: il figlio Edoardo Cameli nella funzione commerciale, la figlia Federica Cameli in campo comunicazione e marketing e la moglie Luana Ponziani Cameli nella funzione amministrazione. Con un percorso di successione già ben predisposto, i giovani discendenti di 2^ generazione Talenti sono totalmente integrati in azienda e pronti a sviluppare una nuova leadership e una continuità virtuosa- ce ne parla il CEO e Founder, Fabrizio Cameli.

I momenti più salienti della storia imprenditoriale della Fam. Cameli…

La storia della famiglia Cameli viene da lontano. Nel 1946 mio nonno aveva una piccola marmeria, che nel tempo si è sviluppata diventando leader nel settore della pietra naturale nel centro Italia. Inizialmente l’impresa lavorava come terzista, poi è stato creato il brand Cameli che ha operato direttamente allargando gli spazi di vendita oltre il territorio nazionale. La svolta importante è avvenuta quando ho deciso di abbandonare il mio ruolo commerciale nell’azienda di famiglia per creare qualcosa in prima persona nel mondo dell’arredamento. Ho così fondato la Talenti nel 2004 insieme ad altri soci, passando dal marmo al design nel campo outdoor. Nel 2005 l’azienda è diventata totalmente mia

 

 

A che punto è oggi l’azienda di famiglia?

La Talenti è un’azienda come una bella brezza mattutina al mare: è sempre fresca. Il successo dei nostri prodotti ci ha permesso di crescere anche a livello di risorse, passando da 10 persone, 20 persone, 30 persone… oggi siamo in 50. Non abbiamo manager esterni, siamo noi della famiglia a gestire il comparto direttivo. Lo scorso anno abbiamo registrato un fatturato di 45 milioni, abbiamo consolidato molto l’azienda e il nostro brand si è rafforzato assumendo valore nel mercato di riferimento.

 

 

A quale generazione siete arrivati e che connotazione ha la leadership in questa fase?

 

Siamo alla quarta generazione come Cameli e alla seconda come Talenti, ci sono già discendenti in campo. La grande velocità di scelta caratterizza la nostra leadership. I miei figli hanno già tutte le carte in regola per assumere la leadership e ne sono molto felice.

 

 

Chi sono gli altri membri familiari attivi in azienda? Avete una precisa divisione di ruoli?

 

Mio figlio, Edoardo Cameli, si occupa della parte commerciale. Mia figlia, Federica Cameli, segue la parte comunicazione e marketing e cura anche tutto l’aspetto organizzativo di fiere ed eventi. Mia moglie, Luana Ponziani Cameli, è orientata su tutta la parte amministrativa.

 

 

Allenate le competenze della giovane generazione? Avete già predisposto un percorso di successione?

 

Si abbiamo già predisposto un percorso di successione. Non siamo molto aperti all’ingresso di manager in azienda (ad oggi non abbiamo esterni), l’azienda è rimasta molto snella. Con questa struttura e con questa organizzazione per ora andiamo bene. Ci stanno strizzando l’occhio molti fondi, ma per ora nulla che vogliamo concretizzare. 

 

 

Avete intenzione di apportare innovazioni nella governance aziendale? Che modello avete?

 

Siamo già ben strutturati. Lo sviluppo dell’azienda però ci porterà ad innovare. Abbiamo un CDA che si riunisce con grande velocità, quindi a casa o durante una cena in barca di fronte ad un bel tramonto, insomma, le decisioni importanti vengono immediatamente deliberate- esattamente come a casa. Abbiamo la presenza di due sindaci e l’organizzazione viene tutta supervisionata e stabilita da me e i miei cari.

 

 

Manager esterni nell’azienda di famiglia: perché no?

Il budget che investiamo all’anno per la retribuzione di manager esterni preferiamo destinarlo per la formazione di figure interne all’azienda. Al momento non siamo aperti, finché non arriverà il manager giusto per noi.

Sul tema delle aggregazioni qual è la sua posizione per l’azienda di famiglia?

Le aggregazioni sono un punto di incontro e potrebbero essere un rafforzativo per la nostra azienda. Io vedo un futuro dove l’arredamento potrebbe essere legato per settori merceologici con forniture in partnership a gruppi Internazionali, ecc.

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