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Innovare conservando la tradizione

Il caso della famiglia Moras

di Beatrice Ramasauskaite

Secondo il report Mastering a comeback. How family businesses are triumphing over COVID-19 condotto da KPMG e STEP Project Global Consortium, il motivo per cui le imprese familiari hanno saputo rispondere con agilità ed efficacia all’impatto del COVID-19 è da attribuire principalmente alla loro struttura unica. Il coinvolgimento diretto della famiglia e la mentalità focalizzata sui risultati di lungo termine hanno permesso alle aziende a conduzione familiare di dimostrare resilienza non solo alla pandemia, ma a tutti i periodi di crisi in generale, ponendole in un ruolo chiave per guidare la ripresa economica.

Ne sa qualcosa Molino Moras, che al mondo della farina ha dedicato 100 anni di lavoro, passione e l’intera storia della propria famiglia.

Tutto ha inizio nel 1905 in un piccolo paesino del Friuli-Venezia Giulia, quando Geremia Moras sceglie di prendere in gestione lo storico molino comunale. La passione per questo lavoro è talmente forte che sul finire degli anni ’20 decide insieme alla famiglia di acquistarlo e di coinvolgere nell’attività tutti i membri della famiglia.

La tradizione ormai è avviata e la gestione del molino passa così di generazione in generazione. Negli anni della Grande Guerra, infatti, le redini dell’attività passano al figlio di Geremia, Giacomo Moras, il quale qualche anno più tardi a sua volta insegna trucchi e mestieri a suo figlio Vittorio.

Gli anni passano e se un tempo il lavoro del mugnaio si tramandava prevalentemente di padre in figlio, nel caso di Molino Moras oggi sono le donne della famiglia a capo dell’azienda. Dal 2010 è Nicoletta Moras la prima donna a ricoprire un ruolo direzionale, la quale poi è stata affiancata dalle figlie Anna e Sara nella gestione. Tutte insieme per un obiettivo comune: innovare conservando la tradizione, avendo a cuore la qualità del prodotto.

Ciò che oggi ci spinge a portare avanti quello che hanno creato i nostri nonni, è il grande desiderio di innovare un settore che in passato è stato sottovalutato e solo durante la pandemia ha riacquistato un po’ di valore. L’industria molitoria è in mano a grandi aziende che puntano alla grande distribuzione; noi di Molino Moras, invece, lavoriamo per distinguerci, ponendo attenzione alla ricerca costante della qualità” spiega Anna Pantanali, responsabile R&S di Molino Moras.

Le donne della famiglia a capo dell’azienda Molino Moras 

Per Molino Moras, l’innovazione è un valore aggiunto alla tradizione

Se fino a metà del secolo scorso la gestione del molino avveniva secondo criteri tradizionali, è agli inizi degli anni ’60 che Molino Moras comincia a strizzare l’occhio all’innovazione.

Mentre molti molini del territorio in quegli anni chiudevano causa discontinuità generazionale nella conduzione dell’attività e avvento di grandi aziende, Molino Moras comincia a farsi forza e a intraprendere la strada degli investimenti per crescere.

 

Vengono allargati i magazzini e si acquistano nuovi macchinari, che permettono di aumentare la produzione e al contempo distinguersi per cura e qualità.

Questo spirito innovativo non ha più abbandonato Molino Moras che nel 2010, quando la conduzione viene affidata alle donne della famiglia, sceglie di dare una svolta anche al proprio modello di business aprendo per la prima volta le porte a consulenti esterni per nuovi punti di vista.

Osservare costantemente l’evoluzione degli eventi, le novità e le opportunità ha permesso a Molino Moras di scoprire numerosi bandi di finanziamento per ricerca e innovazione, che hanno dato un’ulteriore spinta agli investimenti già attivi in termini di qualità e ricerca.

Se fin dall’antichità il molino ha sempre rappresentato un vero e proprio punto d’incontro per la popolazione, per Molino Moras questo vale ancora oggi. Con l’obiettivo di dare la possibilità anche a persone esterne di scoprire il valore dell’arte del mugnaio e della farina, Molino Moras organizza periodicamente delle giornate in cui le porte del molino vengono aperte e si lascia spazio a visite guidate, tour esperienziali e giochi per bambini.

Molino Moras

Farina Amorbimbi: il risultato di un progetto innovativo

Il lavoro di ricerca costante e l’attenzione per la qualità della farina di Molino Moras ha attirato l’attenzione dell‘Istituto Superiore di Sanità con il quale nel 2017 è nata una partnership di ricerca scientifica sfociata con il lancio -a marzo 2021- di un nuovo progetto aziendale: la farina Amorbimbi.

AmorBimbi è una farina innovativa realizzata con grano 100% italiano da filiera corta in Friuli Venezia Giulia e studiata per l’alimentazione consapevole di adulti e bambini sopra i tre anni di età.

La farina AmorBimbi, come certificato dall’ente imparziale DNV, garantisce assenza di pesticidi e glifosato e una riduzione dell’80% di micotossine, rispetto al limite massimo fissato per legge dall’Unione Europea.

Grazie al supporto tecnico e scientifico dell’ISS, Molino Moras è riuscita così a creare un prodotto che oltre a permettere ai bambini di mangiare più alimenti con grano tenero senza rischiare di superare la soglia tossicologica giornaliera, è portavoce di tutti i valori dell’azienda: qualità, eticità, sostenibilità e consapevolezza alimentare.

Quando nel 2017 abbiamo dato il via alla partnership di ricerca con l’ISS da cui è nata AmorBimbi, uno dei responsabili del progetto è stato il dottor Carlo Brera, senior researcher dell’ISS e tra i massimi esperti di micotossine a livello internazionale che ci ha spiegato che i bambini dopo aver mangiato anche solo un panino rischiano di superare la soglia giornaliera tollerabile di micotossine. Essendo mamma, l’idea di poter creare una farina speciale che doni maggiore fiducia e garanzie ai bambini e alle loro famiglie mi ha da subito entusiasmato” aggiunge Anna Pantanali, responsabile R&S di Molino Moras.

– Irene Bergnucchini

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