È il 1992 quando Giancarlo Traversa, dapprima terzista nel settore della nautica, decide di rischiare scegliendo la strada per il suo successo e quello della sua famiglia. Un amico gli parla di lavelli in materiale composito per la cucina ed è così che l’avventura si fa pian piano business: grazie alle sue competenze tecniche, Giancarlo riesce a cambiare totalmente settore e costituisce a Pontinia (LT) la sua Elleci S.p.A. L’anno 2000 segna il suo decollo con l’aiuto di una nuova tecnologia: Elleci oggi è leader italiano e tra i quattro top player mondiali nella produzione di lavelli di design per il mondo kitchen con 50 Mln/euro di fatturato e 250 dipendenti. Il futuro dell’impresa è già scritto, con precise regole che il Presidente Traversa ha stabilito per l’unità della sua famiglia e per l’allineamento dei suoi tre figli: Graziano, Veronica e Daniele. Qui l’intervista con il suo fondatore.
Uno sguardo all’indietro sui 30 anni del suo Family Business e un punto della situazione ad oggi.
Avete dei piani di sviluppo in cantiere per l’azienda di famiglia?
Ci sono ovviamente dei piani di sviluppo per l’azienda– più che altro in mano ai miei figli. Abbiamo appena finalizzato l’avvio di un secondo impianto produttivo che, fin da subito, ci permetterà di raddoppiare la nostra capacità produttiva e a tendere di più che triplicarla con importanti investimenti in ambito automazione. Abbiamo, inoltre, in progetto l’apertura di alcuni “hub” strategici, per aspetti di logistica e lavorazioni minori negli Stati Uniti, come anche Germania e Francia che rappresentano per noi altri mercati molto interessanti. Altro asset di sviluppo è il progetto di diversificazione nel bagno, per il quale abbiamo messo a punto un prodotto innovativo (stiamo uscendo proprio quest’anno con una prima collezione). Il core business è la produzione del lavello, a cui abbiamo affiancato anche la commercializzazione di piani cottura, miscelatori, forni per offrire al cliente tutto ciò che ruota intorno alla cucina.
In qualità di Presidente, come definirebbe il suo stile di leadership?
Che ruoli ricoprono i discendenti familiari attivi in azienda? Siete dotati anche di un valido management esterno e delle sue competenze?
Quali sono gli accorgimenti che mettete in atto per il mantenimento dell’unità familiare?
Innanzitutto bisogna stabilire prima le regole, ho già destinato le quote dell’azienda. Ci sarà chi detiene una quota maggiore di azioni, perché in un’azienda che funziona ci deve essere chi è in grado di dire sì o no- bisogna identificare chi sa comandare. L’aspetto interessante è che questa mia scelta è stata accettata e condivisa da tutti i miei figli: nessuno si è opposto. Oltre alle regole, è fondamentale il confronto e solo attraverso questo si possono evitare conflitti con la massima apertura mentale.
Per quanto riguarda le decisioni strategiche, c’è un Consiglio di Famiglia?
La governance aziendale, invece, com’è strutturata?
Intendete crescere in futuro per acquisizioni?
Sì, stiamo già valutando ipotesi di acquisizioni, ma sempre legate al nostro core business. Soprattutto siamo interessati all’ingresso in borsa.