Il Gruppo Bucciarelli opera da oltre 30 anni nell’ambito delle analisi chimiche e microbiologiche industriali in 3 principali settori: alimenti, ambiente e sicurezza.
Abbiamo incontrato Franco Bucciarelli, Amministratore e Direttore Commerciale del Gruppo ed ex Vice Presidente nazionale del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria, che rappresenta attualmente la seconda generazione e l’unico discendente dell’impresa di famiglia.
Da laboratorio familiare a Gruppo. Ci racconti l’evoluzione del vostro Family Business?
La nostra impresa familiare ha le radici negli anni ‘70 con l’attività professionale di mio padre Bruno il quale, dopo aver conseguito la laurea in biologia nel 1974, si è trovato ad affrontare le prime sfide lavorative, prima nell’ambito delle analisi chimico-cliniche e poi degli alimenti. Mio padre ha inizialmente avviato attività embrionale, perché all’epoca non esistevano ancora le normative che oggi conosciamo (es. HACCP, Legge 626 etc.).
Nei primi anni ‘90 è stato assunto il primo collaboratore ed in 30 anni l’attività si è evoluta da laboratorio a conduzione familiare a Gruppo. Quest’ultimo nasce da un processo di fusione di quattro laboratori concorrenti che si è concluso nel 2016 e che oggi impiega circa 35 persone nelle due sedi di Ascoli Piceno e di Roma.
Nel tempo il nostro family business si è specializzato in vari settori quali quello delle analisi alimentari e ambientali e della sicurezza sul lavoro. Poi siamo entrati anche nel mondo enologico e farmaceutico e, in ultima istanza, ci siamo specializzati sulle analisi relative alle mascherine anti Covid-19.
Secondo la nostra politica aziendale se si aprono nuovi mercati di nostro interesse oppure nuove richieste in settori in cui già lavoriamo, facciamo i necessari investimenti in strumentazioni e competenze professionali.
Non si direbbe, ma operate in un ambito del terziario che evolve molto rapidamente…
Esatto. È un mondo competitivo che muta costantemente con le nuove normative europee e nazionali. Negli anni abbiamo cercato di essere sempre al passo ampliando i nostri servizi attraverso personale qualificato e continui investimenti in tecnologie sempre più performanti, fino ad implementare un sistema di macchinari e software interconnessi per una gestione dei dati in ottica Industria 4.0; abbiamo inoltre creato un’applicazione per ottimizzare la gestione logistica delle attività esterne.
In quale stadio si trova la vostra azienda?
Siamo cresciuti anno dopo anno a partire dal processo di fusione avviato nel 2014.
Nel 2021 abbiamo avuto una crescita del + 6-7%.
Trattandosi di un mercato comunque saturo e competitivo, per crescere ulteriormente è necessario invadere altre fette di mercato e, come già detto, noi ci proviamo!
Siamo inoltre molto connessi con il mondo della formazione ed accogliamo volentieri studenti nei loro percorsi di alternanza scuola-lavoro sia pre- che post laurea e con regolarità assumiamo i più meritevoli.
Il Gruppo è ora configurato in tre macro-aree professionali: chimici e tecnologi farmaceutici, biologi e infine ingegneri, che offrono servizi di consulenza alle aziende.
Quali sono per voi le sfide legate alla continuità generazionale?
Per anni sono stato Direttore di Ecos, uno dei laboratori acquisiti che poi abbiamo fuso nel Gruppo. Mio padre invece è sempre stato al comando dello storico Laboratorio Bucciarelli da lui fondato. Tra noi non c’è mai stata competizione; piuttosto abbiamo collaborato e lavorato rispettivamente su diverse specializzazioni verticali, in modo da mantenere ampio il nostro portafoglio clienti.
Quando si è prospettato il processo di fusione dei laboratori c’è stato tra noi un profondo confronto sui processi decisionali. È stato un confronto tra persone caratterialmente diverse, non semplice, ma altrettanto costruttivo. Avevamo visioni non sempre allineate su diverse questioni, ad esempio sulla sede in cui centralizzare l’azienda. Nell’indecisione generale, abbiamo messo a focus i relativi vantaggi e svantaggi dei vari scenari e poi abbiamo fatto una scelta, trovando un punto di incontro. Quando dobbiamo assumere nuove persone mio papà ed io partecipiamo insieme ai colloqui, ascoltando anche il parere dei nostri dipendenti.
In sintesi, oltre che avere competenze diverse (io sono chimico, mio padre biologo) siamo due generazioni a confronto. Io rappresento la nuova generazione che vuole lasciare il proprio segno nel rinnovamento del business.
Formalmente siamo entrambi Amministratori e Direttori del Gruppo, mentre mia mamma lavora in amministrazione.
Punti di forza e punti di debolezza della vostra azienda?
Tra i punti di forza emergono sicuramente il know-how acquisito dai nostri collaboratori nelle tecniche di analisi e gli investimenti continui su strumentazioni che vengono periodicamente rinnovate, perché ci teniamo siano sempre di ultima generazione.
Siamo inoltre molto attivi e connessi con l’ecosistema dell’innovazione italiano e partecipiamo con costanza ad iniziative sui temi dell’innovazione, come bandi per digitalizzare i processi ed hackathon.
Tra le nostre debolezze spiccano alcune criticità legate ai continui aggiornamenti normativi e alle relative esigenze di mercato. Inoltre ultimamente ci siamo trovati a gestire delle difficoltà con il nostro nuovo software gestionale (cloud-based e non più server-based) che purtroppo non è personalizzabile sulle nostre specifiche esigenze. Si tratta di cambiamento radicale che ha generato un rallentamento dei nostri processi interni, al quale evidentemente non ci eravamo adeguatamente preparati.
Quali tematiche e sfide ritenete cruciali per mantenere prospero il vostro business?
Ricerca e sviluppo costanti che generano un’innovazione continua.
Durante la pandemia, improvvisamente, si è per noi generato un nuovo mercato: i nostri clienti hanno iniziato a chiamarci per eseguire le analisi chimico-batteriologiche delle maschere facciali mediche anti Covid-19 e siamo stati tra i primi 14 laboratori in tutta Italia a realizzarle. Ad un certo punto le maschere, come tutti sappiamo, hanno cominciato a scarseggiare e in quel momento non esisteva in tutta Italia un solo laboratorio specifico che rispondesse a tutte le norme ISO richieste, sia riguardo la parte meccanica e dei materiali, sia riguardo la parte chimica. Noi abbiamo creato una rete di laboratori attraverso la quale poter fare tutte e sei le analisi richieste per poter rilasciare nuove maschere.
Cosa cambieresti se potessi tornare indietro?
Come tutti gli imprenditori, anche noi abbiamo fatto degli errori: ad esempio siamo tornati sui nostri passi in una acquisizione e abbiamo investito in tecnologie non adatte al nostro business. Ma fa parte del gioco: le scelte fatte ci hanno portato dove siamo oggi!
Hai valutato l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali?
Sì, come famiglia abbiamo la volontà di operare anche in altri business con dei progetti in corsa che vanno oltre le analisi chimico-biologiche. Nel nostro mondo anche il cambio di una normativa può portare a diversificare il business.
Avete lavorato con startup innovative funzionali al vostro business?
Abbiamo startup innovative sia tra i nostri fornitori che tra i nostri clienti.
Dalla nostra iniziativa “Yes Start Up”, che ho lanciato quando ero alla Presidenza dei Giovani di Confindustria Ascoli Piceno per promuovere l’imprenditorialità nel nostro territorio, sono nate un paio di aziende di cui una che fa innovazione nel settore alimentare e che è diventata nostro cliente. Mi sono sempre molto impegnato, anche attraverso il sistema associativo di Confindustria, a promuovere la nascita di imprese giovani nel nostro territorio e come Gruppo Bucciarelli cerchiamo di trasferire i concetti legati all’imprenditorialità anche a tutti i giovani che fanno un’esperienza di stage da noi.
Come imprenditore cosa sogni per il futuro?
Abbiamo ricevuto diverse richieste di acquisizione da parte di multinazionali e gruppi esteri, ma non abbiamo mai accettato perché preferiamo mantenere la nostra identità.
Sogno che l’azienda continui a crescere per poter investire in nuovi settori e diversificare il business, con un forte orientamento all’innovazione.
Vorrei inoltre creare nuovi posti di lavoro in un contesto familiare per giovani motivati e fare in modo che tutti i nostri collaboratori accrescano le proprie competenze, soprattutto sulle nuove tecnologie. Ciò è quanto di meglio io possa augurarmi per il nostro family business!