Cinquant’anni di resilienza sul mercato e una grande crescita imprenditoriale. Partita nel 1970 da una bottega ortofrutticola aperta e trainata dalla volontà e lungimiranza del fondatore, Ferdinando Zerbinati, oggi l’omonima realtà si è evoluta in una grande azienda-specializzata nella IV gamma e nel comparto delle zuppe pronte. Alla guida dell’impresa di famiglia è attiva la terza generazione Zerbinati: Simone, nel ruolo di direttore generale, insieme ai fratelli Gianluca e Valentina coadiuvati sempre dai genitori, papà Giorgio (figlio del pioniere Ferdinando) e mamma Maria Luisa.
Dalla terra alla grande distribuzione nel mondo. Simone, come nasce la vostra azienda?
Da mio nonno, Ferdinando, un uomo con un grande sogno nel cassetto (e nel caso specifico si potrebbe dire “nella cassetta”) e in particolare da una prima sua idea di sperimentazione a cavallo degli anni ’80: l’insalata in busta, prodotto per un mercato al tempo ancora poco sviluppato, cioè quello dei cibi pronti per il consumo che solo pochi anni dopo divenne invece il sistema rivoluzionario di cucinare e mangiare. A cui poco tempo dopo si è aggiunto il primo minestrone confezionato in vaschetta che ebbe un grande successo e fece cambiare passo nella vision d’impresa e di lavoro dell’azienda di mio nonno.
Mai il vero e proprio salto nel mondo della grande distribuzione e il ruolo di leader nel settore è avvenuto negli anni 2000 con l’ingresso dei più giovani, noi eredi di famiglia, che abbiamo cercato di far tesoro di quanto costruito, portando però quella ventata di innovazione, con lo sguardo rivolto alle nuove esigenze di mercato e al consumatore stesso, che è il primo e il principale interlocutore con cui dialogare per riuscire a realizzare quella diversificazione dei prodotti, delle idee e quindi dell’intero lavoro dell’impresa di famiglia che ti fa restare in alto tra i tanti brand del mercato di riferimento.
Quale è stato quindi l’apporto della nuova generazione, da Lei guidata, al business aziendale?
Credo si possa dire che si è riusciti a trasformare quello che era un nome (cioè il cognome di famiglia, Zerbinati) in un vero e proprio marchio, riconosciuto dal consumatore. Questo è il primo e vero grande risultato che ha dato uno slancio diverso all’azienda nel mercato internazionale di riferimento.
Quali sono le caratteristiche che diversificano un’azienda di famiglia come Zerbinati, da altri grandi produttori? In cosa, cioè, bisogna essere bravi?
Saper unire e gestire insieme tradizione e innovazione non è mai facile. Il sistema di governance e di managerialità all’interno della business family è caratterizzato da due elementi secondo me indispensabili come l’equilibrio e la velocità. Se queste due caratteristiche coesistono…allora forse non è poi così dura ottenere i risultati che si vogliono raggiungere unendo personalità e teste anche molto diverse tra loro per visione d’impresa. Mi spiego meglio: all’interno della famiglia se c’è aiuto reciproco, ma con compiti e ruoli ben definiti e specifici, c’è anche equilibrio. E questo è molto importante. Invece una delle caratteristiche positive della gestione famigliare di un’azienda sta nella velocità, di scelta e di decisione per la fiducia incondizionata che è insita tra i membri delle diverse generazioni Zerbinati.
Questo ha permesso di poter procedere in strategie di sviluppo e di rilancio che hanno portato quella che era la piccola impresa di mio nonno Ferdinando, da cui tutto è nato, a diventare un’azienda di famiglia che oggi vanta un fatturato di più di 45 milioni di euro, con più di 200 dipendenti e oltre 50 collaboratori esterni che abbiamo saputo far salire a bordo, rendendoli parte della famiglia.
È forse questo uno dei “segreti” di buona conduzione di un’azienda di famiglia?
Secondo me il vero segreto è non lavorare nella tua azienda, ma per la tua azienda: questo fa una grossa differenza e ti da un’immagine diversa sia all’interno che all’esterno. Così abbiamo fatto io e i miei fratelli. Potrebbe sembrare quasi un motto, ma è il vero strumento per andare avanti. Il passaggio dai tre lavoratori degli inizi, al personale e alle professionalità di oggi è stato possibile grazie al giusto messaggio che si è voluto dare ai propri dipendenti: bisogna farli entrare nell’ottica di famiglia, mettendosi per primi tra i banchi. E farlo tutti i giorni. Così è nato il team “innovazione” che è quello seguito da me in prima persona date le specifiche competenze nell’area marketing, commerciale e amministrativa.
C’è qualcosa che mancava o che non era ancora stato fatto e che fa la differenza nel mercato aziendale dei nostri tempi? Se sì, cosa?
Nel mondo di oggi, perché un’azienda funzioni devi stare al passo coi tempi, in tutti i sensi e in tutti i modi. E il mondo di oggi chiede impegno e rispetto per le tematiche sociali, ambientali e di governance afferenti alla responsabilità d’impresa. Così nel 2020 abbiamo volontariamente redatto il primo Bilancio di Sostenibilità: un documento che rappresenta un punto di partenza, una mission che si proietta in avanti nel tempo e che conferma la nostra volontà di perseguire gli obiettivi nel pieno rispetto dell’uomo e dell’ambiente. Ma anche nel rispetto della storia della nostra impresa famigliare: non a caso il Bilancio si riferisce proprio all’anno del 50° anniversario dell’azienda, a testimoniare come tradizione e innovazione siano per Zerbinati valori fondamentali per una crescita virtuosa.
Le grosse sfide da affrontare adesso?
In un mondo ormai interamente “collegato” gli input che arrivano dall’esterno sono molteplici e la grande abilità è capire quali siano quelli giusti. La soluzione migliore è sempre quella di provare, ovviamente a seguito di diagnosi, studi e ricerche sul mercato. Ma è questo l’approccio che la nostra terza e nuova generazione alla guida della Zerbinati non intende abbandonare: un sistema di business operativo, sempre improntato alla scelta del fare, che ti distingua sempre e che provi a non deludere il consumatore. Un cliente, sia vicino che lontano, apprezza e vuole l’impegno per il rispetto del territorio unito a qualità e garanzia.
E nel futuro di Zerbinati, Simone chi e cosa vede?
Sono tante le idee che stiamo studiando e portando avanti…ma non posso svelare nulla per ora. Quello che è certo è che grazie alla solidità d’impresa ereditata dalle generazioni che hanno guidato prima l’azienda, oggi Zerbinati non è solo più un cognome ma è un vero “marchio” e un simbolo di riconoscimento nel mercato del food. La speranza è che questo filo non si spezzi e che su questa strada possano andare avanti anche i nostri figli, la quarta generazione quindi, che già vengono ad indagare e sbirciare due volte a settimana, nonostante siano ancora dei bambini.