Ben 400 anni di Family Business: Cartiera Mantovana è un caso studio imprenditoriale per la sua solidità, in grado di attraversare e superare addirittura 17 generazioni. Fondata nel 1615, l’azienda è famosa per la produzione di carta riciclata con 4 divisioni; 50 dipendenti; 13 Mln/€ di fatturato al 2021 e una diversificazione che le permette una buona resistenza sui mercati. Nonostante la secolare storia di famiglia, l’impresa oggi si regge su una governance giovane guidata dalla Famiglia Marenghi che punta soprattutto su ammodernamenti e investimenti sostenibili.
Un’impresa storica ma al tempo stesso moderna, che ha saputo affrontare i cambiamenti e far fronte a nuove sfide di volta in volta. Attualmente tutti i comparti di Cartiera Mantovana condividono infatti uno stesso denominatore comune: la sostenibilità dell’ambiente. Grazie al grande impegno per la riduzione degli impatti sull’ambiente naturale del Parco del Mincio in cui è attiva, l’azienda ha ottenuto le certificazioni ambientali ISO 14001, ed energetica ISO 50001.
Dopo oltre 400 anni di storia, questa rinomata impresa vede oggi ai comandi la famiglia Marenghi, e un tasso anagrafico basso al punto tale da legittimare presenze al livello più giovane dell’organigramma rappresentativo confindustriale. L’antica Cartiera Mantovana, con un giovane amministratore delegato, si sta infatti disegnando la sua strada lungo il 21° secolo e le nuove energie sono destinate a rinverdirsi ancora di più con l’apporto delle attuali generazioni.
I Marenghi sono Cristina, Marco Fabio, Alberto e Vittorio: alle loro spalle la storia importante di una solida realtà che ha sempre fronteggiato le sfide del lavoro quotidiano con forza e determinazione, non trascurando mai la capacità di fare squadra anche nei momenti più difficili vissuti nel succedersi delle generazioni.
Abbiamo incontrato Vittorio Marenghi, il più giovane della famiglia, responsabile della Divisione Commerciale dell’azienda e Presidente del Gruppo Giovani Industriali di Confindustria Mantova.
Vittorio Marenghi, Cartiera Mantovana
Vittorio, ci presenti Cartiera Mantovana: un breve identikit di questa impresa familiare storica.
Cartiera Mantovana è stata fondata da un mio antenato il 1 luglio 1615. Dunque sono oltre 400 anni che la nostra azienda produce carta. Attualmente l’azienda conta 4 divisioni: produzione carta riciclata, trasformazione carta, produzione plastica riciclata e trasformazione plastica. Occupa oltre 50 dipendenti per un fatturato nel 2021 superiore ai 13 milioni di euro.
Ci parli di Lei. Qual è il Suo ruolo in azienda e quale generazione si trova oggi al timone?
Dopo la maturità classica e i successivi studi di economia ho recentemente conseguito un master in E-Commerce. All’interno dell’azienda sono membro del consiglio di Amministrazione da quando avevo 18 anni e attualmente mi occupo della divisione commerciale. La Presidenza della società è ricoperta da mia madre Cristina mentre mio fratello Alberto è Amministratore Delegato. Insieme a mio fratello rappresentiamo la 17ma generazione e devo dire che la responsabilità si sente: quando si ha una storia così alle spalle bisogna stare un po’ più attenti alle operazioni che si fanno, utilizzando magari altre società per creare nuovi canali di sviluppo, in modo tale da rischiare in maniera più contenuta. La responsabilità che indubbiamente abbiamo viene però ripagata da una grande credibilità: i clienti si sentono rassicurati dalla nostra storia secolare.
Che tipo di fase sta attraversando ad oggi Cartiera Mantovana e quali sono i principali obiettivi attuali?
Cartiera Mantovana continua ad essere in una fase di grande sviluppo anche grazie a costanti investimenti nel settore del recupero e riciclo di carta e plastica. A livello commerciale siamo strutturati bene, e devo dire che in questi anni di pandemia, il settore della carta alimentare, grazie al quale lavoriamo più con l’estero, ci ha dato molte soddisfazioni. Ciò dimostra che se si differenziano bene i propri prodotti si riesce a stare sul mercato in maniera più agile. Negli ultimi 5 anni il fatturato è raddoppiato e puntiamo ad una ulteriore crescita nei prossimi 3 anni soprattutto nell’area del packaging.
Parliamo del Suo ruolo all’interno dell’azienda e delle Sue ambizioni nella crescita del family business.
Al momento sono contento di occuparmi della parte commerciale di Cartiera Mantovana. Parallelamente, mi sto dedicando anche ad altre attività che fanno parte del Family Business nel settore dell’hospitality in Toscana. Nell’ambito di tali attività sto per intraprendere un nuovo progetto legato al Food & Beverage: si tratta di realtà imprenditoriali che riguardano il settore vitivinicolo e quello ristorativo, e c’è molto entusiasmo nel portare avanti anche queste novità.
Quali sono state le principali sfide da Lei affrontate nel percorso lavorativo nella Sua impresa e quali saranno le prossime?
Sono stato a fianco di mio fratello Alberto nella condivisione delle scelte più importanti della nostra azienda, che hanno permesso il grande sviluppo degli ultimi anni. Ritengo che la principale sfida di un’azienda come la nostra sia quella di sapersi evolvere e rinnovare al fine di rispondere alle mutate esigenze del mercato, pur garantendo continuità e coerenza con le profonde radici del passato. Sono convinto che la giovane età, unita a valori e principi ben saldi, possa essere una risorsa preziosa per riuscire a innovare e investire nel modo giusto, guardando al futuro. Io e mio fratello abbiamo una mentalità dinamica che ci fa ragionare come se fossimo una startup, reinvestendo tutto il capitale e il guadagno all’interno della nostra attività: per noi l’azienda, e chi lavora al suo interno, è al primo posto.
Cosa ci può dire della continuità intra-generazionale in Cartiera Mantovana?
La prematura scomparsa di mio padre, nel 1996, quando avevo 13 anni e mio fratello 19, ci ha messi nelle condizioni di doverci occupare da subito delle aziende di famiglia. Mio padre non aveva ancora pensato ad un ingresso mio e di mio fratello nelle aziende in quanto eravamo entrambi ancora giovani studenti. Ho imparato quindi un po’ per volta, “sul campo”, facendo esperienza diretta dei vari settori aziendali, anche divertendomi molto.
Per concludere, qual è il suo sogno per il suo futuro all’interno dell’azienda e per l’azienda stessa?
Il mio sogno è che la Cartiera Mantovana continui a crescere generando benessere per coloro che vi lavorano, perseguendo così quei valori che si tramandano da ormai più di 4 secoli. Per il mio futuro spero di essere in grado di cogliere i nuovi stimoli e le nuove sfide che si presenteranno, sempre guidato dai valori dalla mia storia familiare.
Cartiera Mantovana, fotografia storica
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