Urbani Tartufi è un family business fondato nel 1852 da Costantino Urbani che, da un piccolo borgo medievale in provincia di Perugia, inizia l’esportazione di tartufi freschi in Francia creando un commercio che si è diffuso poi nel tempo anche in altri paesi. Oggi la Urbani Tartufi è presente in 70 mercati (con anche una sede americana, la Urbani Truffle), vanta 170 anni di successi con un fatturato di 80 milioni di euro e 130 dipendenti. L’impresa di famiglia, giunta alla sesta generazione con nuovi discendenti in campo, è guidata sotto alla supervisione di Bruno Urbani dai figli e Amministratori Delegati, Carlo e Giammarco, e dalla cugina e Presidente, Olga Urbani- protagonista con la sua testimonianza di questa intervista per FamilyBiz.
Quali sono le tappe più importanti che hanno segnato il vostro family business?
A che punto siete, oggi, come impresa?
Il nostro business si articola in mercati molto diversificati tra loro: andiamo dall’alta ristorazione alla grande distribuzione, passando per il canale dell’ingrosso. Il mercato della famiglia è in fase di crescita e stiamo investendo molto anche sul digitale, divenuto ormai tappa obbligata per raggiungere i nostri utenti, sempre più informati e online. Si sta delineando una categoria, quella del tartufo, che fino a pochi anni fa ancora non esisteva in questi canali e la nostra responsabilità è quella di aiutare gli operatori del settore, nel costruirla.
Vi è stato un cambio generazionale? Come gestite internamente i ruoli di potere in famiglia?
Come gestite la convivenza interna per favorire l’unione familiare?
Com’è strutturata la vostra governance aziendale?
Sotto l’attenta supervisione di mio zio Bruno Urbani, io sono Presidente del Gruppo e i miei cugini sono Amministratori Delegati.