sabato, Novembre 2, 2024

I SALOTTI DI FAMILY BIZ

La Governance proprietaria, aziendale e familiare nei family business   

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Sviluppo e rilancio dell’azienda di famiglia

Il caso di GMI S.r.l.

di Isabella Rovito

La GMI è un’azienda che da più di 40 anni opera nel settore acciaio industriale a Villadose (Rovigo) specializzata nella produzione delle costruzioni in acciaio e delle carpenterie metalliche.

Alla fine degli anni 70 Giovanni Paganini, dopo aver maturato un’esperienza decennale nel settore delle costruzioni come operaio carpentiere, decide di fondare la G.M.I. (General Montaggi Industriali) azienda nata e specializzata nel settore dei montaggi civili e industriali per poi espandersi negli anni realizzando importanti opere nel settore acque (fluviali e marittime), portuale (realizzando scaricatori da banchina e macchine portuali).

Negli anni a seguire l’azienda raddoppiò il fatturato, nonostante la crisi, si rinnovò completamente grazie alla tenacia e al coraggio della figlia, Emanuela Paganini, che sostenuta dalla famiglia e dai suoi più stretti collaboratori porta avanti l’azienda di famiglia, facendola divenire oggi una delle eccellenze nel panorama industriale locale.

L’ingresso di Emanuela in azienda 

Alla domanda come è avvenuto il suo ingresso in azienda, Emanuela risponde: “Non ho scelto di lavorare in azienda, a 27 anni nell’ottobre del 2006, contestualmente alla malattia fulminante e morte sopraggiunta in un mese di mio padre, fondatore della società nel 1979, sono stata “costretta” ad occuparmi dell’azienda di famiglia. Lavoravo in banca, mi sono dovuta immediatamente licenziare per portare avanti la società.”

Da allora Emanuela è General Manager dell’azienda, prosegue con forza e coraggio l’impresa di famiglia, sono passati 15 anni e ha completamente rinnovato la GMI.

“Da quando sono entrata in punta dei piedi, in casa mia, con estremo rispetto per chi c’era prima di me abituato ad un altro stile di governance, ho cercato di trasferire e far apprezzare un concetto di lavoro diverso basato su alcuni principi per me fondamentali tra cui: il rispetto e la gentilezza fra colleghi e verso i partners aziendali (sembra assurdo ma in questo settore non è scontato), al fine di ottenere un ambiente di lavoro sano e sereno; attenzione verso il collaboratore come singolo individuo, sono sempre stata disponibile a dare la possibilità alle lavoratrici madri e a chiunque avesse problemi familiari di gestire gli orari di lavoro con flessibilità, anche se ad un’azienda piccola come la mia questo poteva provocare un piccolo o grande disagio; diffusione della cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, impresa non facile. Invece, sotto il punto di vista dell’innovazione di processo e gestionale: ho riorganizzato tutto il processo produttivo, internalizzando la fase di taglio (abbiamo acquistato un impianto di taglio di ultima generazione) e la fase di verniciatura e sabbiatura; sfruttando poi i miei studi e le conoscenze acquisite prima di entrare in azienda ho pensato e informatizzato un sistema di controllo di gestione di commessa e dell’intero sistema azienda, che ci permette di tenere sotto controllo tutti i costi aziendali.  L’azienda ha di fatto mantenuto nome e cuore della attività, ma è stata negli anni stravolta alla ricerca del miglioramento continuo”.

Emanuela Paganini, GMI S.r.l

Emanuela Paganini, GMI S.r.l

Un percorso notevole quello di Emanuela, laureata alla Ca’ Foscari Venezia in Economia e Commercio, con quasi una seconda laurea in Giurisprudenza a Ferrara (ha abbandonato il percorso di studi a seguito di quello che le è accaduto), praticante dottore commercialista, Assistente alla cattedra di diritto bancario, un lavoro in banca (presso Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo) da cui si è dovuta licenziare con l’improvvisa morte del padre.

“Sono diventata mamma un anno prima che morisse mio padre, mi piace camminare, nuotare, visitare posti nuovi (anche se a causa della scelta lavorativa fatta non ho avuto in questi anni tempo da dedicarmi come meriterei). Mi piace la musica (dovrei riprendere le lezioni di pianoforte interrotte qualche anno fa!), andare a cinema e teatro, ma soprattutto adoro stare in compagnia della mia famiglia e dei miei amici, per me le relazioni umane sono la cosa più importante.”

Sviluppo e rilancio dell’azienda 

L’azienda ha oggi 30 dipendenti, tra diretti e indiretti, con un fatturato di circa 4 milioni di euro.

“Parlare di sviluppo, o di rilancio, con tutte le sfide che personalmente mi sono trovata a dover gestire e affrontare da sola in questi lunghi 15 anni è ambizioso!

Vorrei poter sviluppare ulteriormente la mia attività, ma manca personale qualificato, l’unica risorsa fondamentale che può portare innovazione e predisposizione a nuovi investimenti e rischi, senza il personale giusto non si va da nessuna parte.”

“La mia è una situazione molto particolare e diversa dai classici giovani imprenditori discendenti, non era tra i miei sogni lavorare nell’azienda di mio padre, avevo solo 27 anni, ero sola e senza esperienza e mi sono trovata all’improvviso catapultata in una situazione più grande di me, a gestire cose e persone di cui non conoscevo assolutamente nulla, poiché non avevo mai lavorato fino ad allora nell’azienda familiare.”

Tante le sfide affrontate e che si è trovata a gestire Emanuela, negli anni. Ha dovuto ricostruire l’ufficio tecnico per ben tre volte e cambiato completamente tutta l’organizzazione aziendale.   

I valori dell’azienda 

“Lavoriamo sempre per raggiungerei migliori risultati con i nostri clienti.”

I punti fermi dell’azienda da sempre sono: l’esperienza, lavorano da oltre 40 anni nel settore acciaio industriale; la stabilità, le costruzioni sono solide  proprio come la loro storia; la pianificazione, realizzando i progetti con procedure verificate per completare i lavori in tempo; l’amore per l’acciaio, lavorando da anni con acciai nobili, qualità inox, duplex e superduplex.

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