Buon sangue non mente. È il caso di Vanessa Barea, giovane imprenditrice lombarda che, grazie alla sua passione per la moda e soprattutto per il mondo equestre, è riuscita a ritagliarsi il proprio spazio all’interno dell’attività di famiglia. Il gruppo HDP, HolDing S.p.A., di proprietà dei Barea dal 1979 riunisce le società BTSR (Best Technology Study and Research) International S.p.A., Tenuta Montemagno Società Agricola S.p.a. e Tenuta Montemagno Horses S.r.l. di Olgiate Olona, in provincia di Varese.
Da oltre quarant’anni, BTSR costituisce il partner di riferimento delle maggiori aziende della filiera tessile mondiale, con soluzioni che includono sensori elettronici e sistemi intelligenti per il controllo del filato. Con un fatturato annuale di 24.5 milioni, conta circa 120 dipendenti. È presente con la distribuzione in oltre trenta Paesi dall’Europa al Nord e Sud America fino a tutto il Far East. Dal primo brevetto nel 1981, oggi ne vanta 500 a livello internazionale.
Vanessa Barea, classe 1993, dopo la laurea in Interior Design allo IED, Istituto Europeo di Design di Milano, e un Executive Master in Fashion & Luxury Business Administration alla LIUC, Università Cattaneo di Castellanza, nel 2015 entra nella realtà a conduzione familiare, curando l’immagine ed il marketing di BTSR e di Tenuta Montemagno Azienda Agricola, relais e produttrice di vino di proprietà della sua famiglia, in provincia di Asti.
Nel dicembre dello stesso anno, fonda insieme al padre Tiziano, Amministratore Delegato dell’intero Gruppo, la società Tenuta Montemagno Horses, che si occupa dell’allevamento e dell’addestramento di cavalli sportivi da equitazione per discipline olimpiche. Infine, nel gennaio 2016, dà vita al brand SAFE RIDING per il benessere di cavalli e cavalieri, producendo accessori da equitazione personalizzabili e sicuri. Iscritta al Gruppo Giovani Imprenditori di Varese dal 2016, ne è componente del Consiglio Direttivo e Vice Presidente con delega al Marketing.
Barea, lei fa parte della seconda generazione di un Gruppo aziendale di famiglia, come ha vissuto il suo ingresso nelle società?
Inizialmente non volevo affatto entrare in azienda, volevo trovare la mia strada altrove, concentrarmi sul design di interni e sulla progettazione di vetrine e di eventi legati alla moda, da sempre nel mio immaginario come carriera da intraprendere. Tuttavia, dopo la laurea mi sono trovata ad un bivio: iniziare a lavorare in uno studio di design e smettere di montare a cavallo, una passione viscerale, oppure prendermi dell’altro tempo e capire cosa fare del mio futuro. Ho scelto la seconda opzione, iscrivendomi ad un master per approfondire le mie conoscenze sul mondo del lusso e della moda. Durante quel periodo, è nato quasi per gioco il progetto SAFE RIDING: un brand di accessori di altissima qualità per l’equitazione che garantissero una monta a cavallo sicura al 100%. E così, come dice sempre mio padre, “sono entrata dalla finestra invece che dalla porta”. Safe Riding e TMH (il nostro allevamento di cavalli) mi hanno portato a seguire per tutte le nostre realtà immagine e marketing, da sempre nelle mie corde.
Che tipo di governance direbbe perdura all’interno del gruppo aziendale di cui fa parte?
Ad oggi è ancora lo stesso dalla fondazione di HDP, con mio papà a capo del Gruppo e mia mamma, direttore finanziario delle aziende. In prospettiva le cose cambieranno e ci stiamo già muovendo per delineare le scelte organizzative del futuro.
Da curatrice dell’immagine delle aziende di famiglia, quale ritiene sia il reale valore di un brand?
Credo che le aziende negli ultimi vent’anni abbiano subito un processo di trasformazione radicale con una tipologia di consumer lontanissimo da quello degli anni ’80 e ’90. In questo momento è in corso una rinascita dell’experience, che sta spingendo le società ad andare oltre e ad organizzare l’intera attività attorno all’offerta di esperienze eccezionali che devono rispondere a nuovi bisogni dei consumatori in costante mutamento. Con un brand forte e con suoi valori chiari si fatica meno a rapportarsi ad un mondo in continua evoluzione.
Quanto l’innovazione è stata parte del suo contributo all’interno del Gruppo e in che modo?
I maggiori cambiamenti apportati in azienda da me riguardano molto più il brand Tenuta Montemagno Relais & Wines. Da quando sono entrata in azienda abbiamo rivoluzionato gli spazi destinati ai nostri ospiti, innalzato il livello di qualità e dei servizi, offerto e ottenuto moltissimi grandi risultati come il “BEST BOUTIQUE HOTEL WITH WINE PAIRING” di Boutique Hotel Awards l’anno scorso. Abbiamo in mente di puntare ancor più in alto, arrivando tra qualche tempo a conquistare un’altra stella e a rientrare nella famiglia Relais & Chateaux, tra i migliori hotel a cinque stelle del mondo.
Quali sono state le principali difficoltà che le imprese di famiglia hanno dovuto affrontare e quali i prossimi obiettivi?
I due anni di COVID hanno registrato un exploit di BTSR ma sono stati un dramma per TM Relais & Wines e per TMH. Tutti i clienti di BTSR che producevano intimi, tessuti tecnici e pannolini si sono convertiti alla produzione di mascherine e questo ci ha portato a crescere in maniera considerevole. Inoltre, è stata premiata l’idea di creare un settore medicale in cui operare e l’innovazione continua del prodotto. Per TM, che vive di accoglienza e vendita di vini, è stato più difficile con le continue chiusure ed aperture. TMH, che era ancora in fase di avviamento, ha subito anch’essa un continuo tira e molla dovuto agli stop nel mondo dello sport. Tra i vari nuovi obiettivi, c’è il lancio di un nuovo brand, esterno al Gruppo, di cui sarò socia con il mio fidanzato. Una linea di prodotti strettamente legata ad una delle aziende di famiglia il cui lancio è previsto per settembre prossimo. Però ad oggi non posso raccontarvi di più.
Che voto darebbe all’operato aziendale della sua famiglia?
Ritengo mio padre sia un vero genio: il settore specifico in cui opera BTSR è stato creato nel 1979, grazie ad una sua intuizione sul mercato di allora e sull’assenza di un prodotto per il controllo del filato ad ogni livello. Ogni giorno ringrazio i miei genitori per avermi cresciuta in un ambiente aziendale sano che non è solo lavorativo: ogni membro del Gruppo fa parte della nostra grande famiglia e contribuisce con il proprio lavoro al successo comune.
Vanessa Barea
Ha fondato con suo padre una nuova società molto distante dal settore in cui la sua famiglia operava da anni ed ha poi avviato al suo interno una startup. Come è nata l’idea e cosa l’ha resa vincente?
Io e mio padre condividiamo la passione dei cavalli da sempre. Mi ha messa in sella la prima volta a quattro anni e da allora non sono più scesa da cavallo, montando ancora oggi in competizioni nazionali ed internazionali a livello semi professionistico. Mio padre ha avviato l’allevamento di cavalli nel 2008, a livello amatoriale, con il supporto del caro amico e cavaliere Roberto Cristofoletti. La prima puledra è nata nel 2009. Nel 2016 il nostro è diventato un allevamento riconosciuto dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, con ad oggi ventidue puledri, quattro fattrici attive ed altri cinque cavalli su cui abbiamo investito per commercio e valorizzazione del brand. Ogni anno in TMH nascono uno o due puledri, figli delle più nobili stirpi di cavalli da salto, destinati al futuro del nostro sport. Lo stesso anno, è nato SAFE RIDING dalla necessità di portare una ventata di cambiamento nel mondo equestre tradizionale. Abbiamo trasformato le staffe, prodotto tecnico senza anima, in un elemento sicuro (circa dieci persone ogni anno muoiono oppure restano gravemente ferite durante gli instaffamenti), ma che fosse anche fashion e divertente, grazie alle infinite personalizzazioni che proponiamo. Così un cavaliere può montare in assoluta serenità, strizzando l’occhio all’estetica ed al comfort.
Ci racconti di più di Safe Riding.
SAFE RIDING è un’azienda italiana nata con la mission di offrire una monta in assoluta sicurezza, esprimendo sempre il proprio stile e la propria personalità. I nostri prodotti made in Italy sono studiati per chi cerca il meglio; ideati e progettati da cavalieri per cavalieri, per garantire un’esperienza in sella che sia unica ed irripetibile. Le nostre staffe contengono tecnologie esclusive, riconosciute da tre brevetti internazionali e da un certificato di sicurezza. Grazie a queste caratteristiche, siamo sponsor di diverse federazioni ed orgogliosi che i nostri cavalieri partecipino ai più importanti eventi sportivi: dagli europei ai mondiali, fino alle olimpiadi, utilizzando i nostri prodotti. Siamo partiti dai cavalieri giovani per far comprendere l’importanza di una staffa sicura e piano piano stiamo cambiando il modo di pensare l’elemento. Investire su di loro significa lavorare per il futuro, perché i cavalieri giovani di oggi saranno i cavalieri professionisti di domani.
Come ci è riuscita?
Attraverso un’approfondita analisi di mercato e individuando quali fossero i punti strategici e quelli critici su cui lavorare.
Quali sono i valori che sente di condividere con la generazione precedente?
Sono estremamente fiera di far parte di una famiglia in cui passione, costanza e determinazione sono la spinta a fare sempre meglio. Seguendo la propria passione con costanza e determinazione prima o poi, nonostante le difficoltà che si possono incontrare, il risultato arriva. Credo questo sia il segreto per affrontare cambiamenti e nuove sfide tutti i giorni.
Lei giovanissima, ha già risultati importanti alle spalle. Quali sono le sue ambizioni per il futuro?
Sono una persona dinamica che ama il cambiamento e le nuove sfide. Ho molti sogni nel cassetto e molti progetti in via di sviluppo. Per me fare impresa è stare in famiglia: non c’è nulla di più bello che condividere i propri successi personali con le persone più care.